1998-2018. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano festeggia il 20° anniversario di iscrizione alla World Heritage List UNESCO. Un traguardo importante che evidenzia una chiave di lettura del territorio che va ben oltre la bellezza paesaggistica e vede sempre più concreta l’idea di Parco come attrattore turistico e culturale.
Il Cilento è una terra di estrema bellezza. È la culla della dieta mediterranea, ma è anche terra dalla storia antichissima: un paesaggio culturale di immenso valore che presenta testimonianze di insediamenti risalenti a 250.000 anni fa. La natura carsica delle sue terre e la conseguente ricchezza di grotte ha favorito la presenza dell’Uomo che in esse si è rifugiato, ha trovato riparo. La dieta mediterranea, i prodotti genuini e i sapori intensi sono divenuti nel tempo un elemento fondamentale di aggregazione e coesione sociale.
L’immagine di Giardino d’Europa, avanzata nel 1998 dal Vice Presidente della Regione Campania Virtuoso, è stata una delle tante chiavi di lettura che hanno permesso al Parco Nazionale del Cilento di presentarsi alla commissione UNESCO come sistema unitario in cui realizzare modelli di sviluppo integrati attraverso una nuova cultura di governo del territorio.
A distanza di 20 anni, nessun’altra affermazione è fortemente attuale. Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano è il magnifico risultato dell’opera combinata della natura e dell’uomo.
Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano è il parco mediterraneo per eccellenza grazie alla tipologia ambientale che lo contraddistingue. Situato sulla costa del Mar Tirreno, è oggi un paesaggio vivente che mantiene un ruolo attivo nella società contemporanea ma conserva i caratteri tradizionali che lo hanno generato: organizzazione del territorio, trama dei percorsi, struttura delle coltivazioni e sistema degli insediamenti.
Chi giunge in visita nel Parco, non può prescindere dalla visita dei siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula.
Paestum è uno dei più importanti complessi monumentali della Magna Grecia, dove si trovano innumerevoli reperti e manufatti decorativi, molti dei quali custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale.
Della città di Velia restano l’area portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico.
C’è poi la Certosa di San Lorenzo di Padula, la più grande d’Italia. Situata in provincia di Salerno vanta la presenza del più grande chiostro del mondo.
Eccellenze nell’eccellenza che hanno permesso al Parco del Cilento e del Vallo di Diano di essere citato a pieno titolo da ben vent’anni nella categoria dei paesaggi evolutivi (Beni Misti) della lista UNESCO.