Contrada Pietrapenta, 75100 Matera MT, Italia
La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale. Il prezioso ciclo di affreschi, per anni aggredito da muschi, licheni e cianobatteri, è stato recuperato grazie al progetto della Fondazione Zétema, con la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro e la partecipazione di impegnate professionalità. L’intervento di restauro, reso possibile grazie ai finanziamenti delle Fondazioni CARIPLO di Milano, CARISBO di Bologna e Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto Sviluppo Sud dell’ACRI, costituisce un modello di riferimento scientifico, un codice di pratica per i futuri interventi sul patrimonio rupestre mondiale. La cripta del peccato originale – Matera A pochi km da Matera, lungo l’Appia Antica, in località Pietrapenta, si trova la più antica e suggestiva testimonianza dell’arte rupestre del Mezzogiorno d’Italia: la Cripta del Peccato Originale, una grotta adibita a chiesa nel IX secolo a.C. dai monaci benedettini, completamente affrescata dalla sapiente mano del “Pittore dei fiori di Matera”. Riscoperta nel lontano maggio del 1963 da un gruppo di giovani appassionati materani, da ricovero per greggi La Cripta del Peccato Originale è diventata una delle tappe imperdibili nella visita alla Città dei Sassi. Definita la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre per il ciclo di affreschi raffigurante il tema della Creazione e del Peccato Originale, la Cripta si “offre” in maniera innovativa al visitatore attraverso un percorso audio sostenuto da un intervento “sapiente e discreto” di light design che nel svelare la rilevanza artistica delle sue illustrazioni ne racconta la storia, in un mix di emozioni, spiritualità e cultura.