Una delle peculiarità gastronomiche e dolciarie di Partinico è la "cassatedda di ciciri", un dolce che, in altre parti, è normalmente realizzato con ricotta o con crema. Quello che appare inequivocabile è che la "cassatedda" è un dolce tipico di una circoscritta area del Palermitano e precisamente del Partinicese, legato principalmente alla festività di San Giuseppe e al Carnevale. Il periodo in cui si consumavano le "cassatedde" coincideva inevitabilmente con la Quaresima, che imponeva al cattolico osservante di rinunciare per 40 giorni ad alcuni alimenti, come carne, uova, latticini, grassi animali etc. Ne deriva che il dolce tipico della tradizione di San Giuseppe, la "cassatedda", non poteva che contenere la crema di ceci perché l’unica ad essere compatibile con le rigide prescrizioni religiose in tema di digiuno quaresimale. La "cassatedda di ciciri", era, quindi, un dolce formato da un involucro di pastafrolla che racchiudeva un cuore dolce e gradevole formato da una crema di ceci e arricchita con miele, zuccata e da qualche scaglietta di cioccolato e da cannella polverizzata che amplificava e armonizzava l’effetto aromatico di tutti i componenti.