La collezione di Iside in mostra al Complesso di Santa Sofia
GRAND TOUR BLOG | 25 Ottobre 2019

La collezione di Iside in mostra al Complesso di Santa Sofia

Tra le chiese campane più ricche di storia, maggiormente decantate e famose, è sicuramente la splendida Basilica di Santa Sofia in Benevento, gioiellino architettonico che nel 2011 è riuscito a ottenere il prestigioso titolo di Bene protetto dall’UNESCO, in quanto rientrante, assieme ai complessi di Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Spoleto, Campello sul Clitunno e Monte Sant’Angelo, nel sito seriale “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”.

Una menzione d’onore merita infine la Sezione egizia del museo, dal 2013 esposta all’interno dei locali di ARCOS, all’interno di una mostra permanente dal titolo «Iside la meravigliosa e la scandalosa. Viaggio nel mito tra reale e virtuale». La sezione in questione raccoglie frammenti rinvenuti nel 1903 da Almerico Meomartini durante il restauro della caserma dei carabinieri ubicata accanto al convento agostiniano nei pressi dell’Arco di Traiano. Qui, secondo Memorartini, si trovava il Tempio di Iside, da altri collocato invece tra il Duomo e Piazza Cardinal Pacca. Domiziano lo aveva innalzato tra 88 e 89 d.C. per venerare la dea, ma anche per celebrare sé stesso. I frammenti sono in tutto una cinquantina e comprendono diverse sculture
rappresentanti l’imperatore Domiziano in vesti faraoniche, le divinità Anubi, Thot, Horus, con la testa di falco, e Apis, con la sembianza di toro, sacerdotesse di Iside, sacerdoti di Osiride, varie lastre incise, leoni, sfingi, un obelisco e la stessa Iside. Tra i pezzi di maggiore rilevanza vanno ricordati la Cesta mistica con i simboli del serpente e del crescente lunare e i resti dell’Iside pelagia, divinità dei mari. Si ricollegano a questa splendida collezione l’obelisco di Piazza Papiniano e il Toro Apis collocato all’incrocio tra via Posillipo e viale San Lorenzo.



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