5 cose da vedere nel Parco di Elea-Velia
GRAND TOUR BLOG | 7 Agosto 2020

5 cose da vedere nel Parco di Elea-Velia

Notizie su Elea-Velia

Elea-Velia si trova nel Cilento ed è un importante sito archeologico fondato verso il 540 a.C. dai coloni focei.

Al periodo dei Greci era chiamata Elea, in seguito, i Romani la chiamarono Velia. Queste notizie le racconto anche Plinio nella “Naturalis Historia”.

L’origine del nome del Parco Elea-Velia è ricco di poesia: Elea deriva dal Greco “a-skaidon” (luogo senza ombre). Infatti è una zona ricca di luce! Inoltre è famosa per la scuola filosofica di Parmenide e Zenone.

Il parco dei Elea-Velia oggi

Oggi, della città antica, si notano gli scavi iniziati nel 1921 da Amedeo Maiuri e continuati anche in seguito (anni ’50 e ’60).

Gli scavi di Elea-Velia sono uno dei simboli più importanti del Parco Nazionale del Cilento. Oggi, i suoi scavi, sono una meta turistica balneare della zona costiera del Cilento.

E’ il secondo parco italiano per dimensioni: si estende dalla costa tirrenica fino l’appennino campano-lucano. Tra l’altro, ancora oggi, conserva molte tracce del passato e della presenza dell’uomo del periodo greco/romano.

Il Parco di Elea-Velia fra mare e storia

Avere a disposizione una zona da visitare che possa regalare vacanze e storia da “assaporare” è un’occasione d’oro: un binomio perfetto che può donare momenti meravigliosi.

Infatti, il Parco di Elea-Velia, è un luogo che, da un lato offre mare cristallino  per una vacanza da incanto (Agropoli, Acciaroli, Santa Maria di Castellabate, Capo Palinuro, Pioppi e Marina di Camerota) e dall’altro l’emozione di passeggiare tra le strade dove si trovano ancora i segni dell’Agorà (il foro) di Velia in cui hanno sicuramente passeggiato i filosofi della scuola eleatica come Zenone, Melisso e Parmenide.

Quali sono le cinque attrazioni del Parco Elea-Velia da vedere?

La zona è tutta da vedere ma ci sono cinque luoghi che bisogna assolutamente visitare: luoghi che riportano ai tempi passati e che permettono di non dimenticarlo.

Le zone che fanno ricordare i tempi passati sono:

  • Porta Rosa: si tratta di arco che svolgeva una doppia funzione. Collegava i due quartieri della città ed in più era un viadotto che univa le due cime dell’acropoli;
  • Porta Marina: è simile ad un bastione posizionato sul bordo dello spiazzo. La porta è l’accesso occidentale all’entrata in città: è una delle più importanti fra le sette porte di Pompei;
  • Terme Ellenistiche: si tratta del sito del Polo museale;
  • Quartiere Meridionale: è da qui che parte la visita per la città antica. Questo quartiere fu esplorato da M. Napoli negli anni Sessanta del Novecento durante i programmi di lettura topografica della città;
  • Quartiere Arcaico: in cui si possono vedere ancora i segni dell’età del ferro caratterizzati dalla presenza di abitazioni con pozzi e piccoli forni.

I riconoscimenti al Parco Elea-Velia

L’area archeologica del Parco di Elea-Velia è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.



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