Questa destinazione è stata adottata dall’Associazione Exedra
Parmenide e Zenone nacquero ad Elea, dove fondarono la scuola eleatica, che portò non poche innovazione sul piano filosofico e matematico alla cultura del suo tempo. Elea era nient’altro che il vecchio nome della città di Velia, l’area che adesso è diventato sito UNESCO per le sue opere e la sua rilevanza storica.
Di questa magnifica città, che pullulava di filosofia, matematica con un andirivieni mercantile molto fiorente resta l'area portuale Porta Marina, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l'Agorà, l'Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico, ed infine Porta Rosa, prestigioso monumento che svolgeva la duplice funzione di collegamento dei due quartieri della città e di viadotto congiungente le due sommità dell'acropoli.
Storia, arte e cultura
Originariamente Elea, fondata nel 540 a.C. lungo la costa tirrenica della Lucania dai Focesi, provenienti dalla Corsica e stabilitisi qui dopo la sconfitta contro le flotte degli Etruschi e dei Cartaginesi. Dopo la distruzione della colonia greca di Sibari, Velia ospitò i filosofi Parmenide e Zenone cui si deve l’importanza del pensiero filosofico. La città combatté con la vicina Posidonia, con i Lucani e, nel 389, entrò a far parte della Lega Italiota. Fornì, successivamente, aiuti a Roma contro Annibale. Venne distrutta fra l’VIII e il IX secolo d.C. dai Saraceni.
Si distinguono tre nuclei urbani: il quartiere meridionale, che era il centro del potere politico, il quartiere settentrionale, vicino al porto fluviale, e l’acropoli, che era il più antico abitato di Elea. Sul promontorio, in passato, sorgevano edifici pubblici e sacri. Rimangono i resti di un tempio ionico e del teatro del III secolo.