Inizio a raccontarvi di Castellabate…
Per farsi una vacanza in santa pace il Cilento è la meta ideale. Godersi qualche giorno di tranquillità in questa zona è la scelta ideale dove il connubio di natura e relax sono la routine.
Fra le zone del Cilento da visitare c’è Castellabate: si tratta di una piccola chicca in provincia di Salerno immersa nella natura in cui ritmi sono lenti e scanditi dalla quotidianità.
Castellabate è la città scelta per le riprese del film “Benvenuti al Sud” in cui un cittadino milanese, impiegato alle poste, dopo superstizioni e difficoltà nel vivere al Sud si innamora di questa splendida cittadina e, quando è arrivato il momento di tornare al Nord non vorrebbe più lasciarla in quanto il suo cuore ormai appartiene a quella città ed ai suoi abitanti. Per quanto sia bella, ormai il suo tutto è preso da quella città!
Castellabate, è un piccolo gioiello affacciato sul mare: si trova sulla costa tirrenica a nord del Cilento nel Golfo di Salerno in cui gli abitanti praticano la pesca. E’ sito all’interno del Parco nazionale del Cilento, nel Vallo di Diano e Alburni. Si tratta di un agglomerato di case situate in un borgo caratteristico. Vivere a Castellabate, significa “vivere in una grande famiglia” dato che la simpatia e l’affabilità degli abitanti è coinvolgente.
…per poi passare a Punta Licosa
Punta Licosa è una riserva marina, frazione di Castellabate, formata da un promontorio chiamato Enipeo da Licofrone o Posidio da Strabone che ospita un parco forestale in mezzo ad una natura incontaminata:
la tenuta di Punta Licosa, Parco Marino e la Riserva Naturale è formata da ben 800 ettari in cui si trova un piccolo borgo alle pendici del Monte Licosa ed una rocca antica.
Sull’isola di Punta Licosa si trova un grande faro dove, al suo interno, si può vedere ancora un pavimento a mosaico dell’età imperiale.
Piccole calette in una roccia costiera creatasi a causa del sollevamento dei rilievi interni.
Di una bellezza scenografica è il Palazzo marchesale della prima metà del XIIV secolo ed una piccola chiesa sopravvissuti al bombardamento inglese del 1806.
Del promontorio di Punta licosa ne parlava Omero, nell’Odissea perchè si pensava che fosse la dimora delle sirene.
Punta Licosa è suddivisa in tre zone: