Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
Sicilia | DESTINAZIONE

Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

Palermo PA, Italia





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Si vive di corsi e ricorsi storici. Se pensate che l'idea di melting-pot culturale sia molto recente i 9 siti siciliani vi faranno ben presto ricredere. Distribuiti tra le città di Palermo, Cefalù e Monreale, i siti originariamente in stile arabo verranno reinterpretati e rielaborati dai Normanni durante il loro insediamento in Sicilia nel XII secolo. Le forme a cupola, lo sfarzo, l'attenzione per la componente naturale (fontane e giardini) vengono intrisi dello stile volumetrico, spaziale e decorativo bizantino in un mix unico che lascia a bocca aperta. Il palazzo reale di Palermo in pieno stile normanno, si affianca alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti con le sue tre cupole per poi incontrarsi nella Chiesa della Martorana, nella cattedrale di Cefalù e quella di Monreale, dove le grandi strutture normanne adottano cupole e rifiniture dorate adornando i grandi spazi in altezza con gli stupendi mosaici a tema religioso. Il sito della Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale comprende due palazzi, tre cattedrali, quattro chiese e un ponte. Si tratta di opere “di sublime valore artistico e straordinaria unità” del XII secolo realizzate durante la dominazione normanna con la collaborazione artistica di maestranze arabe. Tale interazione e convivenza “ha generato un originale stile architettonico e artistico di eccezionale valore universale.

Criteri di assegnazione UNESCO

Il Comitato del patrimonio mondiale nel 2015 ha ritenuto di inserire il sito “Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità sulla base dei seguenti criteri: (ii) tale sito testimonia una particolare condizione politica e culturale caratterizzata dalla proficua convivenza di genti di varia origine (Musulmani, Bizantini, Latini, Ebrei, Lombardi e Francesi), generando una consapevole unica combinazione di elementi derivata dalle tecniche architettoniche e artistiche delle tradizioni bizantine, islamiche e occidentali; (iv): il sito rappresenta in modo esemplare una sintesi stilistica che, rielaborando in modo innovativo e coerente elementi appartenenti a culture diverse, ha dato vita a nuove concezioni spaziali, costruttive e decorative.

Storia, arte e cultura

Il sito della Palermo Arabo Normanna e le Cattedrale di Cefalù e Monreale è costituito dalla Cattedrale di Palermo, dal Palazzo Reale o dei Normanni, dalla Cappella Palatina, dalla Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, dalla Chiesa di San Cataldo, dalla chiesa della Martorana, dal Castello della Zisa, dal Ponte dell’Ammiraglio e dalle Cattedrali di Cefalù e Monreale. Un genere di arte speciale, altrove sconosciuto, come scriveva Guy de Maupassant nel 1885, che affascina da secoli i nostri visitatori.

Palermo

Palazzo Reale Il Palazzo (XI-XII sec.) ospita al suo interno la celebre Sala di Re Ruggero, primo re di Sicilia, ricca di fini decori, voluti dal figlio Guglielmo I: prestigiosi mosaici che ritraggono flora, fauna, scene di caccia, rappresentanti il Parco del Genoardo, e creature mitologiche. La raffigurazione simbolica degli animali richiama l’iconografia bizantina. Federico II di Svevia vi organizzò l’attività amministrativa e quella culturale con le riunioni della “Scuola Poetica Siciliana”. La Cappella Palatina Definita nel 1885 da Guy de Maupassant “La più bella chiesa del mondo, il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano” la Chiesa ospita al suo interno squisiti mosaici bizantini, pavimenti cosmateschi e splendidi soffitti intagliati, realizzati dai maestri di scuola fatimide. Nel catino absidale il Cristo Pantocratore domina la Cappella: come detentore della doppia natura divina e umana indossa la tunica oro, simbolo della divinità, e il manto blu, simbolo dell’umanità. Secondo alcuni teorici con la sua mano destra benedice, mentre secondo altri intima il silenzio con il caratteristico gesto bizantino (pollice e anulare uniti). La Cattedrale Fondata intorno al 1184, la Cattedrale sorge lì dove i musulmani avevano edificato una moschea. La prima colonna a sinistra del portico gotico-catalano reca scolpita un’iscrizione tratta dal Corano. La Cattedrale ospita le tombe reali di Ruggero II, il grande re normanno che fondò il regno di Sicilia nel 1130, dell’imperatore Federico II, di Enrico VI, di Costanza d’Altavilla e di Costanza II di Aragona, la cui corona è uno dei pezzi più importanti del “Tesoro della cattedrale”. La Cappella dedicata a Santa Rosalia, patrona della Città, ospita un’urna contenente le reliquie della “Santuzza”. San Giovanni degli Eremiti Innalzato tra il 1130 e il 1148 per volontà di Ruggero II, questo complesso conventuale fu progettato secondo i canoni islamico-bizantini del tempo: parallelogrammi geometrici che rappresentano la Terra, sormontati da cupole che rappresentano il Cielo. Dell’originario complesso rimane la Chiesa, il chiostro e pochi resti del Monastero. L’esterno risulta molto vivace per via delle 5 cupole coperte dall’intonaco rossiccio. Vero centro della vita benedettina era il chiostro che ancora sopravvive in tutta la sua eleganza: un’oasi di pace nel cuore della vivace Palermo. San Cataldo Fu costruita  tra il 1154 e il 1160 da Majone di Bari, Grande Ammiraglio e Cancelliere di Guglielmo I. La chiesa presenta tre navate. Quella centrale, di ampiezza doppia rispetto alle laterali, è separata da quest’ultime da colonne di spoglio ed è coperta da cupole emisferiche estradossate ben visibili dall’ esterno per il loro colore rosso. La chiesa appartiene dal 1937 all’ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Santa Maria dell'Ammiraglio o Martorana Definita nel 1184 da Ibn Jubair “il più bel monumento del mondo”, Santa Maria dell’Ammiraglio fu costruita nel 1145 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II. Tra i magnifici mosaici bizantini a fondo oro che ricoprono interamente la chiesa, si distinguono l’icona musiva di Giorgio D’Antiochia, rappresentato dinanzi alla Vergine, e sul lato opposto il mosaico raffigurante Ruggero II, vestito come un imperatore bizantino, con il capo lievemente chinato mentre viene incoronato direttamente da Cristo. Raffigurato in trono al vertice della cupola è il Cristo Pantocratore. Ponte Ammiraglio Costruito nel 1132 circa è considerato una delle massime opere d’ingegneria medievale in area mediterranea nonché il più antico ponte in pietra costruito dopo la Caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Il generale G. Garibaldi (1860), nel corso della spedizione dei Mille, incontrò qui una forte resistenza da parte delle truppe borboniche ma riuscì a passare ed entrare vittorioso in città. La Zisa Dall’arabo al-Azīz, “il glorioso”, “la splendida” il Castello fu voluto dal re Guglielmo I, ma venne ultimato sotto il regno di Gugliemo II nel 1190 circa. Fu residenza estiva dei re. Al centro del piano terreno si trova l’ambiente di rappresentanza o «sala della fontana», cuore nevralgico del palazzo. Tutta la sala è ornata con mosaici decorativi e tarsie marmoree in opus sectile, ampie nicchie voltate a muqarnas e un raro pannello di mosaico bizantino con temi profani e iconografie islamiche.

Monreale

Duomo di Monreale La semplicità della sua facciata non prepara i visitatori allo splendore del suo interno. Attraversate le sue porte si è immersi in uno dei più grandi cicli musivi del mondo medie vale: oltre seimila metri quadrati raccontano 130 storie tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento in una fusione di influenze Orientali e Occidentali. Nell’ abside centrale emergono il Cristo Pantocratore e la Vergine col Bambino tra angeli e santi. Il chiostro annesso al duomo rappresenta un esempio straordinario di architettura medievale e ricorda i cortili porticati delle ricche dimore islamiche.

Cefalù

Duomo di Cefalù Fu voluto nel 1131 da Ruggero re di Sicilia per destinarlo a suo mausoleo: la tomba del sovrano tuttavia oggi si trova alla cattedrale di Palermo.nL’interno si presenta a tre navate scandite da sedici colonne di granito sostenenti archi a sesto acuto a doppia ghiera. I mosaici sono stati realizzati da maestranze bizantine. Nel catino dell’abside centrale vi è la figura del Cristo Pantocratore benedicente mentre nella fascia sottostante sono raffigurati la Vergine e quattro Arcangeli. Annesso al Duomo è il chiostro del XII sec.

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