Noto: la perla del Barocco
GRAND TOUR BLOG | 25 Febbraio 2020

Noto: la perla del Barocco

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Noto è una città italiana del consorzio comunale di Siracusa. È il quarto comune italiano per estensione territoriale. La città, denominata “Capitale del Barocco”, è sede episcopale ed è stata dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2002, insieme ad altre località della Val di Noto.

Storia

La città originaria, Noto antica, sorgeva sul monte Alveria. Secondo le testimonianze dei reperti rinvenuti, in quel luogo si stanziarono i primi insediamenti umani risalenti all’età del Bronzo Antico.

Nel 214 a.C. la città, allora definita come Neaton, accolse l’esercito del console Marco Claudio Marcello, conquistando: il titolo di città alleata dei Romani e un proprio senato.
In seguito all’occupazione della Sicilia da parte dei bizantini dell’Imperatore Giustiniano, Noto fu arricchita di monumenti.

Nel 864 gli Arabi occuparono la città e le attribuirono particolare importanza tanto da divenire capovalle nel 903. Fu avviata l’industria della seta grazie allo sfruttamento dei gelsi sul territorio. 

Nel 1091 fu occupata da Ruggero d’Altavilla e donata al figlio Giordano, il quale diede inizio alla costruzione delle chiese cristiane e del castello. 

Nel 1299, il castellano Ugolino Callari si ribellò a Federico III d’Aragona consegnando la città a Roberto d’Angiò, figlio di Carlo II.

Una volta tornato il dominio aragonese, a Noto fu conferito il titolo di “città ingegnosa” per i molteplici personaggi che si affermarono nell’arte, nelle lettere e nella scienza.

L’11 gennaio del 1693, la città fu distrutta dal terremoto del Val di Noto.
In seguito al sisma, il duca di Camastra Giuseppe Lanza venne incaricato della ricostruzione del Val di Noto, decise di ricostruire la città più a valle.

Nel 1800, Noto perse il ruolo di capovalle ma nel 1837 divenne capoluogo di provincia e nel 1844 centro di una diocesi. 

Nel 1861 la città entrò a far parte del Regno d’Italia e nel 1865 perse il titolo di capoluogo di provincia, affidato a Siracusa.

Negli ultimi anni Noto ha registrato una ripresa economica grazie al turismo, principale risorsa della città. 

Perla del Barocco

La città possiede una struttura urbana magnifica, con edifici antichi in color crema e in pieno stile barocco 

Noto è popolare tra esperti e studiosi di architettura e arte come uno dei fulcri urbani più importanti d’Europa per il design barocco che caratterizza il centro urbano 

Il comune è considerato il più alto esempio di arte barocca in Sicilia, quindi, in Europa. 

Nata dopo il terremoto del 1693, possiede: una splendida architettura di palazzi, piazze sontuose, panorami mozzafiato e chiese imponenti in cui simmetria e grazia sono gli elementi principali. 

La città, sorta nell’epoca di maggior splendore del barocco, è ricca dei migliori canoni dell’architettura settecentesca.

Le strade seguono uno schema a griglia e spicchi di campagna appaiono nel mezzo del manto urbano mentre sulle colline sorgono scalinate e piazze che creano particolari giochi di prospettiva.

Noto era divisa in due, la zona alta era la dimora delle persone comuni mentre la zona bassa era la residenza dei nobili. 



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