La Sicilia è una bellissima isola mediterranea ricca di storia, cultura e mete turistiche tutte da scoprire. La necropoli di Pantalica, a circa 40 km da Siracusa, è tappa di viaggio ideale per quanti vogliono unire cultura, natura e trekking.
La Necropoli di Pantalica è una riserva naturale straordinariamente affascinante. Nata oltre tremila anni fa come fiorente insediamento della tribù dei sicani, usato dapprima come sito religioso nel Medioevo e successivamente come insediamento bizantino, Pantalica è stata più volte colonizzata dando vita oggi a tante necropoli di epoche diverse affacciate su una profonda gola frutto del lavoro della natura.
Patrimonio Unesco dal 2005, Pantalica è oggi il sito archeologico più esteso d’Europa. Si contraddistingue per la sua struttura rocciosa che mescola sapientemente storia e natura dando vita ad un sito di straordinaria bellezza naturalistica, paesaggistica, storica e archeologica.
Raggiungibile da Sortino e da Ferla, Pantalica si compone oggi di oltre 5000 grotte scavate nelle pareti a strapiombo dei canyon formati da due fiumi, Anapo e Calcina: una posizione strategica probabilmente scelta perché le colline rocciose e il terreno erano più facili da difendere rispetto alle aree costiere esposte.
Al centro del complesso abitato rupestre si pone un pianoro la cui massima altezza è di 424 metri, lungo circa 1200 e largo 600, che accoglie l’Anaktoron o palazzo del Principe, databile all’epoca protostorica. Sotto tale pianoro, lungo i fianchi del massiccio, si scorgono le più imponenti tracce dell’insediamento umano: dai villaggi bizantini ai resti dell’abitato protostorico, alle tombe a grotticella. Confuse con le tombe e con le testimonianze protostoriche sono i resti di tre villaggi e di tre chiesette rupestri ad essi legati: il primo si trova a ridosso della necropoli Cavetta e conta circa 70 abitazioni oltre all’oratorio della grotta del Crocifisso. Il secondo villaggio è posto sotto l`Anaktoron, nella necropoli Sud e ha come centro religioso l`oratorio della grotta di S. Nicolicchio, mentre il terzo e più grande di questi agglomerati rupestri è quello posto tra la necropoli Sud e la sella di Filipporto, composto da più di 150 abitazioni a più stanze e dalla grotta di San Micidiario, ubicata presso la cosiddetta porta di Pantalica.
Durante la conquista romana della Sicilia Cicerone definì Siracusa “la più bella città della Magna Grecia”. Visitare Pantalica è l’occasione per ammirare la storia mescolarsi sapientemente alle bellezze del territorio.