Stromboli: il gigante nero che esplode
GRAND TOUR BLOG | 22 Aprile 2020

Stromboli: il gigante nero che esplode

È un gigante nero, “Iddu“, si staglia in tutta la sua imponenza sul mare blu intensissimo. Da millenni il cono vulcanico con il pennacchio ed i suoi “scatti”, come sono chiamati i rimbombi delle esplosioni, è come un faro per i naviganti.

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A coloro che si avvicinano all’isola, appena l’oriente comincia a scurirsi, diventa visibile la fiamma del vulcano, ad intervalli regolari di 15/20 minuti. Incute un timoroso rispetto questo giovanissimo vulcano di 100.000 anni, forse unico al mondo per le sue tre bocche in perenne attività esplosiva; tra i più alti in Europa, 2400 metri tra cono e fondale: “Un vulcano a 5 stelle”. Gli abitanti convivono, da almeno tremila anni, con i rimbombi e le frequenti eruzioni.

L’isola, inizialmente, è stata colonia agricola di Lipari ed abitata solo nel periodo della semina e del raccolto. Successivamente, intorno al XVI secolo a.C., si è costituito un primo insediamento umano in contrada San Vincenzo, dietro la chiesa. Lo sviluppo dell’isola è storicamente legato al mare e alla tradizione marinara. Stromboli era tappa obbligata per coloro che attraversavano il Tirreno.

Cenni geografici

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L’isola sorge nel Tirreno meridionale, nell’esterno arco orientale dell’arcipelago, tra l’Isola di Panarea e la costa Calabra, da cui dista 55nbsp;km (Capo Vaticano). I suoi abitanti sono distribuiti nei paesi costieri di San Bartalo, San Vincenzo e Piscità, sulla costa Nord-orientale, nel piccolo abitato di Ginostra, 50 abitati, posto a sudovest e accessibile solo via mare e in altri insediamenti più piccoli.

Dal punto di vista morfologico l’isola e costituita da un unico cono vulcanico (strato vulcano) che scende sotto il livello del mare per poco più di 2000 metri. La lunga attività le ha conferito una forma irregolare e quadrilaterale, con orientamento nordest-sudovest, naturalmente in continua evoluzione. La costa è prevalentemente alta, rocciosa e stratificata, a causa del sovrapporsi dei materiali vulcanici emessi nei vari stadi di attività assai ridotte sono, invece, le spiagge e le zone pianeggianti (Scari, San Vincenzo, Punta Lena, Ginostra).

Il punto più alto e la Cresta Vancori (924 m s.l.m.), divisa dalla seconda cresta dell’isola, Pizzo Sopra la Fossa (918 m), da un stretto passaggio (Portella della Croci). Entrambe costituiscono quel che resta del bordo sommitale di un edificio vulcanico antico. L’attività vulcanica è oggi attiva nel Vulcano Sciara (o Stromboli recente), posto a nordovest di Pizzo Fossa, a quota 725 m s.l.m., all’interno dell’edificio vulcanico precedente. Quest’ultimo vulcano aveva fino al 2002 tre bocche costantemente attive all’interno di tre crateri (Cratere di nordest, Cratere centrale, Cratere di sudovest) che insieme costituiscono quello che viene comunemente definito il terrazzo.

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La scalata ai crateri

La salita ai crateri sommitali del vulcano Stromboli, si effettua mediante un ripido sentiero che dall’abitato conduce dapprima a  Punta Labronzo e poi sale rapidamente fino ai 918 m di altezza del Pizzo sopra la Fossa. È una piacevole camminata, coronata dall’eccezionale spettacolo, prodotto delle frequenti esplosioni vulcaniche, che dà la possibilità di ripercorrere idealmente la storia geologica di quest’isola dal suo antico basamento, detto Paleostromboli, al vulcano attuale.

Stromboli è una montagna e presenta zone con notevoli difficoltà di accesso, specie se vengono percorse di notte; le asperità del terreno e la perenne attività eruttiva consigliano di rivolgersi per l’escursione a guide esperte che conoscano bene il vulcano e che siano aggiornate sulle condizioni dell’attività eruttiva. Possono aiutare il turista nell’ascensione allo Stromboli, mostrandogli le bellezze naturali che attraversa, e rendendo cosi sicura la visione dello spettacolo più ambito, quello “pirotecnico”.

Curiosità

Nel 1949 il regista Roberto Rossellini gira “Stromboli”, interpretato da Ingrid Bergman. In via Vittorio Emanuele vi è una targa che indica la casa dove, il regista e l’attrice, hanno vissuto la loro storia d’amore.

Nel 2000 l’UNESCO ha proclamato l’arcipelago patrimonio mondiale dell’umanità.



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